UNA VOCE DALLA FEDELISSIMA CIVITELLA |
Da un posto che sta a cuore a tutti i neoborbonici, Civitella del Tronto, viene questa bella lettera di R.C. per i 150 dell'assedio e dell'unità italiana.
Anche
Civitella del Tronto ha aperto lo scorso giugno i festeggiamenti del 150°
dell'unità d'Italia. Come per altre città italiche, scelte a simbolo di un'
Unità Nazionale imposta dagli inglesi, sono iniziati i spendi e spandi di
milioni di euro che ricadranno nelle tasche di se-dicenti o pseudo storici
faziosi e di organizzatori-coordinatori di lussuose cerimonie cerimoniose.
Cerimonie e manifestazioni vuote di senso, perchè di fatto oggi come allora a nessuno frega nulla dell'unità
nazionale, dal Quirinale, ci si ostini a proclamare tutt'altro. Civitella del Tronto
(e con essa altre città del Sud) avrebbe dovuto rifiutare questo mediocre
privilegio in quanto città vittima dell'Unità,
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